Nainggolan rilasciato su cauzione, il presidente del Lokeren: “Spero che possa giocare ancora”
Radja Nainggolan, ex centrocampista di Roma, Inter e Cagliari, ora in forza al Lokeren, nella giornata di ieri è stato arrestato in Belgio con l’accusa di coinvolgimento in un traffico internazionale di droga. Dopo aver passato la notte in cella e aver sostenuto due interrogatori, nel pomeriggio è stato rilasciato su cauzione, ma essendo ancora indagato non può lasciare il paese.
Il pensiero del presidente del Lokeren
La vicenda ha naturalmente scatenato una serie di interrogativi sul suo futuro calcistico. Hans Van Duysen, presidente del Lokeren, ha rilasciato alcune dichiarazioni a riguardo, sottolineando di non aver ancora avuto modo di confrontarsi direttamente con il giocatore. “Non ho parlato con Radja. Prima di prendere decisioni, dobbiamo capire la situazione legale. Non vogliamo prendere provvedimenti avventati senza conoscere i dettagli”, ha dichiarato Van Duysen. Il presidente ha poi aggiunto che il club considera la vicenda un problema privato e che, al momento, non impatta direttamente l’attività sportiva del Lokeren. “Per noi, questa è una questione personale e non legata al club. Finché non ci saranno nuovi sviluppi, Radja è il benvenuto. Tuttavia, dobbiamo verificare se potrà rimanere con noi in base alle condizioni legali”.
Le parole dei legali di Nainggolan
Come è stato chiarito successivamente, a Nainggolan viene imputato il possibile coinvolgimento in un’organizzazione criminale, senza avere un ruolo diretto nel traffico di droga. Secondo i suoi legali, infatti, avrebbe prestato del denaro in buona fede: “Non esiste alcun elemento che provi come il mio assistito fosse a conoscenza o coinvolto in alcune attività illegali. Ha prestato dei soldi, ma ora bisogna determinare se queste persone abbiano utilizzato il denaro per fini illegali. È stato ingenuo”.