L’accusa al Benfica è grave: corruzione, frode fiscale e false operazioni di compravendita. La procura portoghese chiede l’esclusione del club da ogni gara

Il Benfica è nei guai. Secondo quanto riportano i media portoghesi, al club di Lisbona sono state mosse accuse molto pesanti dalla procura. Alla società, infatti, vengono contestati episodi di corruzione, frode fiscale, false operazioni di compravendita ed è stata chiesta una pena asprissima: esclusione da ogni competizione per un periodo che va dai 6 mesi ai 3 anni.

Benfica nel caos: cos’è sucesso

Ad insospettire gli ispettori ci sarebbero alcuni trasferimenti di mercato fra il Benfica e il Vitória Setúbal, club attualmente in terza serie portoghese. Secondo ciò che trapela dalle indagini, le due società avrebbero simulato degli affari per riempire le casse della squadra di Setúbal alle prese con una grave condizione economica. Non è finita qui però: il Benfica viene accusato anche di aver “gonfiato” alcune operazioni. Nello specifico si tratta dei trasferimenti di Marcelo Hermes e Daniel dos Anjos, entrambi arrivati a parametro zero ma con costi di commissioni pari a 4 milioni di euro, ma per le autorità il costo totale delle operazioni non avrebbe dovuto superare gli 800mila. E’ dunque finito sotto indagine Luís Filipe Vieira, ex presidente del Benfica dal 2001 al 2023, che andrà a processo per “per presunta falsificazione d’affari”. Prosciolto l’attuale capo del club, Manuel Rui Costa.

Il comunicato del Benfica

In attesa di sviluppi, il club portoghese ha emanato un comunicato ufficiale: “Gli avvocati analizzeranno nel dettaglio l’accusa che attribuisce la responsabilità al Benfica a causa di presunti atti imputati all’ex presidente e al suo ex consigliere. Non ci sono dubbi sul fatto che il club si difenderà da tutte le accuse infondate così come da tutto ciò che possa aver intaccato i suoi diritti e interessi nel corso degli anni”.