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Hazard risponde a Kross: “Le sue parole? Quando ero al Real…”

Kross lo aveva etichettato come un calciatore in difficoltà, Hazard non ha esitato a rispondere al suo compagno, dicendo la sua versione
Bernabeu, stadio Real Madrid
Bernabeu, stadio Real Madrid (Getty Images)

Eden Hazard è stato uno dei giocatori più forti mai visti negli ultimi anni. Un esterno di qualità impressionante, capace di decidere partite da solo dall’alto della sua classe e della sua tecnica. Impostosi con la maglia del Chelsea, in 7 anni – tra il 2012 e il 2019 – è riuscito a diventare un calciatore di livello assoluto che, però, è mancato nel salto più importante della sua carriera, quando partito Cristiano Ronaldo, ha ereditato la maglia numero 7 del Real Madrid, senza riuscire però a reggere la pressione e a confermarsi agli stessi livelli visti a Londra. Tanto da un punto di vista fisico, quanto atletico non ha rispettato i canoni che sono richiesti per un giocatore dei Blancos. Nella Capitale si è spenta così la carriera di un giocatore che non ha mantenuto le premesse e le promesse che il campo aveva esaltato. Una versione confermata anche dalle parole del suo ex compagno Toni Kross che lo aveva raccontato tempo fa come un giocatore in difficoltà da quando aveva fatto la scelta di indossare la maglia del Real.

Le parole di Kross su Hazard

«Credo che la compassione è fuori luogo in un caso come questo. Non credo che Edin abbia avuto una brutta vita. È giusto provare dispiacere per persone che vivono momenti ben peggiori di questo. Non è questione di soldi, semplicemente non ho mai provato compassione per nessuno nel calcio. È in difficoltà da diverso tempo, ma dopotutto ognuno è in una certa misura responsabile della propria situazione. Conosco bene Eden e parliamo spesso, ma provo pietà per le persone che si trovano in situazioni molto brutte, e Hazard non è una di loro».

Hazard risponde a Kross

«Non stavo attento a cosa mangiavo, ma non andavo neanche a mangiare un hamburger tutti i giorni. Non puoi farlo per 16 anni. Non pensavo fosse importante. Mi piace mangiare e bere con i miei amici. Se vuoi giocare fino a 40 anni, allora va bene, ma sapevo che non sarei stato così. Kross? Non ho nessun problema con lui».