Calcio Estero

Frase razzista contro Son: sette turni di stop per Bentancur

Una risposta ironica in un'intervista costerà una squalifica importante all'ex centrocampista della Juventus
Rodrigo Bentancur
Rodrigo Bentancur (Getty Images)

Ha del clamoroso l’episodio che ha coinvolto l’ex centrocampista della Juventus, ora al Tottenham, Rodrigo Bentancur. Dall’Inghilterra arrivano conferme sulla decisione della FA di squalificare per sette giornate il giocatore a causa di una frase di stampo razzista nei confronti del compagno di squadra Son. Bentancur aveva risposto a una domanda sul sud-coreano durante un’intervista ad una tv uruguayana nel seguente modo: “Vuoi la maglia? Chiedila a suo cugino, tanto sono tutti uguali”. La Federcalcio inglese aveva immediatamente ripreso quanto accaduto e si temeva, oltre a una maxi multa, anche uno stop di addirittura 12 turni, diventati poi sette con il verdetto arrivato nelle scorse ore. Le espressioni sono state ritenute “razziste”, di conseguenza lo stop è stato inevitabile.

Scuse insufficienti

L’episodio sta già facendo molto discutere, anche perché Bentancur si era immediatamente scusato con il compagno di squadra attraverso i propri canali social: “Fratello Sonny! Mi scuso per quello che è successo, era solo una battuta di pessimo gusto. Sai che ti voglio bene e non ti mancherei mai di rispetto né farei del male a te o a chiunque altro! Ti voglio bene fratello”E lo stesso attaccante coreano, peraltro, aveva confermato di aver chiarito e di conseguenza risolto la questione: “Ho parlato con Lolo. Ha commesso un errore, lo sa e si è scusato. Lolo non voleva dire intenzionalmente nulla di offensivo. Siamo fratelli e nulla è cambiato. Superiamo questa vicenda, restiamo uniti e combatteremo insieme per il club nella prossima stagione come un’unica persona”. L’indignazione, non solo da parte dei tifosi del Tottenham, sta montando sempre di più: per molti il provvedimento è totalmente fuori da ogni logica e rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang.