Fanno il minuto di silenzio, ma il giocatore è ancora vivo: clamorosa gaffe in Bulgaria

Una vicenda a dir poco esilarante quella avvenuta in Bulgaria, nel corso dell’ultima giornata del massimo campionato nazionale, la First League. Prima della partita contro il Levski Sofia, infatti, il club PFC Arda aveva chiesto alla federazione e ottenuto l’ok per tenere un minuto di silenzio in memoria di un ex calciatore che aveva perso la vita di recente, Petko Ganchev. Quando le squadra scendono in campo, dunque, si riuniscono come di consueto nella lunetta di metà campo, si abbracciano e attendono il fischio del direttore di gara per commemorare la loro vecchia leggenda. Terminato il minuto di silenzio, le formazioni tornano a essere rivali e si affrontano sul terreno dell’Arena Arda in una partita combattuta che termina con il risultato di 1-1 (a segno Petkov per il Levski e Ivanov per l’Arda).
Ganchev è ancora vivo
Tutto procede nella norma e soprattutto inconsapevolmente del fatto che in realtà Petko Ganchev era ancora in vita e che la notizia giunta al club non era altro che una fake news. Durante la sfida tra la sua ex squadra e il Levsi Sofia, Ganchez si trovava fuori casa e quando è tornato ha trovato la moglie in lacrime sul divano davanti alla televisione. «Petko, in televisione hanno detto che eri morto» le confessa la donna stupita di vederlo vivo e vegeto alla porta. A quel punto, dopo aver capito quanto era successo, Ganchez ha deciso di rilasciare delle dichiarazioni in cui spiega di essere ancora in vita, vivo e vegeto.
Le parole di Ganchev
«Sono vivo e in perfetta salute. Se Dio vuole, compirò 79 anni il 17 giugno. Mia moglie e io viviamo nel villaggio da 15 anni, abbiamo un cortile, animali, piantiamo frutta e verdura. Tutto come dovrebbe essere. Non mi perdo mai le partite dell’Arda. Contro il Levski sono arrivato in ritardo di circa 10 minuti perché avevo da fare. Mentre tornavo a casa il mio telefono ha iniziato a squillare ma stavo guidando e non ho risposto. Appena sono rientrato mia moglie mi ha detto cosa stesse succedendo… Essere sepolti vivi
è piuttosto stressante, davvero. Quindi ieri, quando ho sentito la terribile notizia, mi sono versato un po’ di brandy».
Il comunicato dell’Arda
Non dev’essere difficile immaginare l’imbarazzo nel momento in cui il PFC Arda ha ricevuto la notizia, scoprendo di aver fatto un minuto di silenzio per una persona che in realtà era ancora viva. A quel punto, inevitabile è stata la decisione di far uscire un comunicato ufficiale di chiarimento e scuse con cui si è conclusa un’esilarante vicenda: «La dirigenza del PFC Arda desidera esprimere le sue più sentite scuse all’ex giocatore dell’Arda Petko Ganchev e ai suoi familiari dopo che il club ha ricevuto informazioni errate sulla sua morte. Auguriamo a Petko Ganchev molti altri anni di buona salute e di godere delle vittorie dell’Arda».