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Caos Laporta: il presidente del Barcellona rischia 6 anni di carcere

Laporta è accusato di frode nei confronti di una famiglia che nel 2014 ha vinto 34 milioni di euro alla lotteria
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Champions League, pallone (Getty Images)

Joan Laporta, attuale presidente del Barcellona, sta affrontando nuovi problemi legali, questa volta non legati al club. Lunedì prossimo infatti, sarà chiamato a testimoniare davanti a un giudice come persona indagata in un caso di presunta frode: un’accusa che potrebbe costargli fino a sei anni di carcere.

I dettagli

I fatti risalgono al 2014, quando Laporta non era presidente del Barça. Secondo quanto riportato dal quotidiano El Español, l’accusa riguarda una frode di 4,7 milioni di euro ai danni di un uomo che aveva vinto 34 milioni alla lotteria. Laporta, nel suo ruolo di avvocato, avrebbe consigliato alla famiglia del vincitore (composta dall’uomo, sua moglie e sua figlia) di investire parte della vincita nella società CSSB Limited, guidata da Joan Oliver, tra l’altro ex direttore generale del Barcellona.

La famiglia, quindi, firmò vari contratti di prestito tra il 2016 e il 2018, con un primo accordo datato novembre 2017. In totale, investirono 4,7 milioni di euro con la promessa di un interesse annuo compreso tra il 6% e il 7%. In poche parole, avrebbero dovuto guadagnare altri 792.000 euro, ma dichiarano di aver ricevuto solo 84.000 euro e di non essere mai stati rimborsati per l’importo investito.

Le accuse

L’avvocato della famiglia, Joan Comas, accusa Laporta di aver sfruttato la loro scarsa conoscenza finanziaria per convincerli a fare l’investimento. Inoltre, sostiene che Laporta li abbia influenzati invitandoli spesso al palco VIP del Camp Nou, lo stadio del Barcellona.

Laporta, da parte sua, ha sempre negato qualsiasi legame con la società CSSB Limited e respinge ogni accusa. Tuttavia, il caso solleva dubbi sulla sua condotta professionale e potrebbe avere conseguenze legali significative.