Calcio

Bruno Pizzul e l’Italia: un legame storico e indissolubile

Il commentatore è stato la storica voce degli Azzurri e ha regalato ai tifosi delle perle rimaste negli annali della storia del calcio
Bruno Pizzul e Carlo Tavecchio
Bruno Pizzul e Carlo Tavecchio

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Bruno Pizzul, la storica voce della Nazionale italiana da metà degli anni ’80 all’inizio del nuovo millennio. Tra le figure più iconiche del giornalismo del nostro paese, ha raccontato le gesta degli Azzurri dal 1986 al 2002, con ben cinque Mondiali nel suo palmares fino a quell’amichevole Italia-Slovenia rimasta negli annali proprio per essere stata il suo ultimo match della sua straordinaria carriera in Rai. Un percorso meraviglioso e indimenticabile, passato attraverso alcune frasi iconiche che hanno superato la prova del tempo, entrando di diritto nel vocabolario di ogni appassionato che si rispetti.

Compostezza ed emozioni

Bruno Pizzul sapeva essere istituzionale, ma anche esaltare come pochi altri nella storia della tele e radiocronaca. “Signori all’ascolto, buonasera. Siete collegati in diretta con lo stadio” era il suo marchio di fabbrica, così come il celebre “Partiti” al risuonare del fischio di inizio. Ma nei cuori dei tifosi italiani rimangono soprattutto i racconti delle reti degli azzurri, annunciate dal celebre “Ed è gol!” e spesso accompagnate dal proverbiale “Tutto molto bello”. Poche parole, ma dall’impatto determinante. Impossibile da trascurare il legame con il Divin Codino Roberto Baggio, chiamato per nome per evitare di confonderlo con il fratello Dino come ai mondiali di USA 1994: “Dino… Roberto… di nuovo Dino”. E la sua voce riusciva ad addolcire anche cocenti delusioni, come in occasione dell’eliminazione in semifinale dei Mondiali di casa per mano dell’Argentina dopo il rigore sbagliato da Aldo Serena: “Sono immagini che non avremmo mai voluto commentare” disse in quel caso Pizzul, mantenendo come sempre uno spessore straordinario al netto del doloroso epilogo della partita.

Il suo undici ideale

Pizzul e l’Italia sono da sempre il binomio chiave per ogni tifoso della Nazionale. Lo hanno confermato anche ne corso degli anni tantissimi grandi giocatori, che lo hanno identificato come la loro voce narrante per eccellenza. In un’intervista del 2015 al Corriere dello Sport, Pizzul si concesse a carriera da tempo conclusa la costruzione della sua Italia ruolo per ruolo: “Scelgo Zoff in porta, a destra Burgnich, a sinistra Paolo Maldini. Scirea libero e Rosato stopper. Bruno Conti ala destra, poi Bulgarelli, Rivera, Totti, Boninsegna e Riva”.