Calcio

Arabia Saudita, i nazionali sempre più ai margini: la rabbia di Mancini

La politica seguita sul mercato dall'Arabia Saudita si sta rivelando un enorme problema suscitando la frustrazione del ct Roberto Mancini
Roberto Mancini, Arabia Saudita (Getty Images)
Roberto Mancini, Arabia Saudita (Getty Images)

Negli ultimi due anni, in ogni sessione estiva di mercato, l’Arabia Saudita ha speso cifre folli per accaparrarsi campioni europei o al termine o all’apice della loro carriera e portarli nella Saudi League con l’obiettivo di rendere il campionato locale più competitivo e ambizioso. Da Ronaldo a Neymar, passando per Milinkovic-Savic, Brozovic e tanti altri che hanno ridotto notevolmente lo spazio dei giocatori locali, facendoli finire così ai margini dei progetti delle rispettive squadre d’appartenenza. 

La rabbia del ct Roberto Mancini

Una politica dunque, che si sta ritorcendo contro alla Federazione stessa complicando in maniera importante il lavoro del ct Roberto Mancini. I risultati ottenuti nelle ultime gare di qualificazione al Mondiale destano preoccupazione tanto da far scattare l’allarme. L’ex commissario tecnico dell’Italia non ha nascosto una certa frustrazione per la situazione: “I giocatori arabi devono avere più spazio in campionato, serve maggiore cooperazione tra federazione e la lega perché 20 dei calciatori che ho selezionato nei rispettivi club stanno sempre in panchina”