Calcio

Addio a Giulio Drago: l’ex portiere aveva 62 anni

Con l’Empoli debuttò in Serie A e nella stagione 1987-88 rimase imbattuto per 491 minuti. Giocò, tra le altre, anche per Cremonese e Bari

Lutto nel mondo del calcio: l’ex portiere Giulio Drago si è spento all’età di 62 anni all’Ospedale San Giuseppe di Empoli dove era ricoverato. Nato a Caltagirone (CT) il 25 giugno 1962, si mette in mostra nell’Orbassano e, dopo essere entrato nell’area Juventus disputa una stagione in Serie D con l’Aosta. Arriva a Cremona nel 1983 a difendere la porta della squadra allenata da Emiliano Mondonico reduce dagli sfortunati spareggi di Roma con Como e Catania. Pur giovanissimo, Drago si impone subito come portiere affidabile e completo, coraggioso in uscita e bravo fra i pali e nell’anno della promozione difende la porta grigiorossa in 37 incontri su 38 subendo solo 27 reti e tenendo la porta inviolata in 15 occasioni. Dopo un passaggio all’Atalanta, la carriera continua con cinque ottime stagioni ad Empoli. Portiere della prima storica Serie A azzurra, contribuisce in maniera determinante alla salvezza. Nel secondo campionato nella massima serie, 1987-88, rimane imbattuto per 491 minuti consecutivi. Resta al club toscano fino al 1989 per poi tornare nella stagione 1994-95. In questo intervallo difende la porta di Bari, con cui si aggiudica la Mitropa Cup nel 1990, Triestina e Pontedera,

L’Empoli ricorda Giulio Drago

Il presidente Fabrizio Corsi, la vice presidente e amministratrice delegata Rebecca Corsi, i dirigenti e l’Empoli Football Club esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Giulio Drago, prima portiere azzurro e poi preparatore dei portieri nel settore giovanile. “È stato protagonista di anni bellissimi, di una pagina di storia indimenticabile per la nostra società – lo ricorda il presidente azzurro Fabrizio Corsi sul sito dell’Empoli –, il portiere del primo Empoli che conquistò la Serie A e successivamente la salvezza. Chiusa la carriera da calciatore, ha collaborato per tanti anni con la nostra società come preparatore dei portieri nel settore giovanile, mettendo a disposizione la sua competenza e le sue conoscenze con grande attenzione alla crescita sia tecnica che umana dei ragazzi. Un personaggio che senza dubbio ha scritto la storia della nostra società, che oggi salutiamo con affetto e commozione per quanto fatto con i nostri colori. Alla moglie Patrizia, ai figli Filippo e Matteo e a tutta la famiglia – conclude l’Empoli – vanno le più sentite condoglianze da parte della società azzurra”.