Nba, i Celtics mettono fine all’imbattibilità dei Cavs

Dopo 15 vittorie consecutive, la corsa dei Cavs si arresta in casa dei campioni in carica, Boston Celtics. Non un caso, che Cleveland abbia visto interrompere la propria bella e prolungata striscia vincente su uno dei parquet più ostici della lega, contro Tatum e compagni, che lanciano così un segnale non solo ai diretti avversari ma all’intera NBA.
Un match che pareva indirizzato all’intervallo, con i Celtics avanti 65-48, un vantaggio poi ritoccato fino al +21, ma che i Cavaliers sono riusciti a riaprire nel finale, rientrando ad un solo possesso di distanza, stesso scarto inchiodato sulla sirena (120-117). Decisivi i 33 punti di Jayson Tatum (con anche 12 rimbalzi e 7 assist), che così ha commentato la vittoria dei suoi nel post-gara. “È semplice: ci siamo concentrati sulla difesa. Ci siamo trovati nella situazione in cui era il momento di vincere”.
Gli altri attori principali del successo dei ‘verdi’ sono stati Jaylen Brown, con 17 punti e 8 assist, oltre ad Horford (20 punti e 7 rimbalzi con 7/11 al tiro e 4/5 da tre) e White (19 punti). Ai Cavs, invece, non sono bastati i 35 punti di Donovan Mitchell (18 dei quali segnati nel quarto quarto) e le doppie di Evan Mobley (22 punti e 11 rimbalzi) e Jarrett Allen (10 e 11 rimbalzi).
Atkinson: “Loro hanno avuto forza e fisicità da playoff, noi no”
A fine partita, coach Kenny Atkinson ha spiegato il perché della prima sconfitta stagionale in NBA. “Le prime cose che abbiamo imparato sono la forza e la fisicità: loro le hanno avute, la stesse che si hanno ai playoff, mentre noi abbiamo messo in campo quelle in ‘versione’ regular season. E’ per questo che ci siamo trovati già sotto di 17 a fine primo tempo”.