Olimpiadi

Italia, l’unica medaglia d’oro nel calcio: l’impresa di Pozzo alle Olimpiadi del 1936

L'unica medaglia d'oro italiana nel calcio alle Olimpiadi risale a 88 anni fa: a Ferragosto del 1936 l'Italia di Pozzo scriveva la storia a Berlino battendo l'Austria in finale
SYDNEY, AUSTRALIA - AUGUST 14: A detailed view of the gold medal of Matt Wearn during the Australian Olympic Games athletes charter flight arrival at Sydney International Airport on August 14, 2024 in Sydney, Australia. (Photo by Jason McCawley/Getty Images)

L’unica medaglia d’oro italiana nel calcio alle Olimpiadi risale a 88 anni fa: a Ferragosto del 1936 l’Italia di Pozzo scriveva la storia a Berlino battendo l’Austria in finale

Le Olimpiadi si sono concluse domenica 11 agosto e l’Italia ha confermato il record di medaglie olimpiche ottenuto a Tokyo, portando a casa anche in quest’occasione ben 40 medaglie. Non solo, le medaglie d’oro sono aumentate (12), come sono aumentati gli argenti (13), quindi si può dire con assoluta certezza che la spedizione italiana è stata un successo. Ciò che manca all’Italia ormai da tempo, e non solo alle Olimpiadi, è il successo in campo internazionale a livello calcistico. Tolta la parentesi dell’Europeo del 2021, gli azzurri faticano nello sport più conosciuto in Italia, tanto da non essersi neppure qualificati ai giochi olimpici.

La medaglia d’oro nel calcio alle Olimpiadi: il racconto

Forte di questo contesto, oggi 15 agosto ricade però una ricorrenza importante: esattamente 88 anni fa, nel 1936, l’Italia vinceva la sua prima e ultima medaglia d’oro nel calcio alle Olimpiadi. Il torneo si teneva a Berlino e non si potevano chiamare calciatori professionisti, dunque l’allenatore Vittorio Pozzo allestì una squadra di studenti universitari con età media di 21 anni.

Ottavi e quarti di finale

La prima squadra affrontata furono gli Stati Uniti, sconfitti da una rete di Annibale Frossi, che, soffrendo di una forte miopia, giocava con gli occhiali da vista. Proprio Frossi alla fine si laureerà capocannoniere con ben 7 gol. La vittoria arrivò, sì, ma né Pozzo né i tifosi furono contenti della prestazione tanto che vennero mosse dure critiche alla squadra italiana. Il tecnico allora alzò la voce con i suoi ragazzi e già nella sfida seguente contro il Giappone si videro i primi risultati. Un rotondissimo 8-0 mise le basi per ciò che si vedrà nelle gare successive.

La semifinale

Superati alla grande i quarti di finale, ecco che nella semifinale fu il turno della Norvegia, la favorita per la vittoria finale. Davanti a 90mila spettatori l’Italia riuscì nell’impresa di mantenere il pareggio per i novanta minuti prima che il solito Frossi metta lo zampino sul 2-1 che regalò la vittoria agli azzurri. L’Italia è in finale contro l’Austria: solo una partita separa la squadra di Pozzo dalla gloria olimpica. Lo stesso allenatore in seguito racconterà un aneddoto riguardo questa partita: “In finale delle Olimpiadi! Contro l’Austria! Chi se lo sarebbe mai sognato? Di nuovo il nervosismo che tenta di impadronirsi dei nostri ragazzi! Giungere fin lì e poi perdere? Questo no, vero? In quei cinque giorni di attesa, fra la semifinale e la finale, ad aiutarci fu Jesse Owens. Sì, proprio lui, il negro che aveva vinto o stava vincendo i 100 metri, i 200, il salto in lungo, la staffetta 4 per 100. Abitava nel villaggio olimpico in un’altra casetta, a due passi da noi. Veniva a visitarci, dopo cena, con una chitarra ed una fisarmonica. E suonava, e ballava la danza del ventre. Gli piaceva la nostra compagnia, perché diceva che gli italiani ridevano sempre, e così rumorosamente”

La finale contro l’Austria

Arriva il giorno della partita, il 15 agosto 1936. Tutto esaurito allo Olympiastadion di Berlino per la sfida che consegnerà la medaglia d’oro all’Italia o all’Austria. A decidere la finale sempre Frossi ai supplementari, che commenterà: “Centro di Gabriotti, magnifica finta di Bertoni che simulò un’entrata di testa; irrompendo in piena corsa mi trovai il pallone sul sinistro. Sono sempre stato scarso e incerto su quel piede; ma quella volta colpii duro e secco: pallone in rete, e più tardi il nostro tricolore si alzava superbo sul pennone più alto dello stadio, nel silenzio solenne di centomila e più spettatori.” L’Italia è nella storia. L’Italia vince la sua prima medaglia d’oro nel calcio alle Olimpiadi e lo fa con una squadra di “scappati di casa”. Il primo e ultimo oro in questa disciplina olimpica.