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Luna Rossa, delusioni e rotture: tutti i guasti che hanno negato l’America’s Cup

Forte delusione per Luna Rossa che ha dato tutto in Louis Vuitton Cup ma è stata frenata dalla grinta di Ineos e da qualche guasto di troppo
Luna Rossa
Luna Rossa (Getty Images)

Tanta la delusione, nonostante tutto. Perché se è vero che nella precedente edizione la vittoria in Louis Vuitton Cup era sembrato il massimo traguardo possibile, lo è anche il fatto che quest’anno era forte la convinzione di poter impensierire da challenger anche Team New Zealand. E invece Luna Rossa deve arrendersi alla sconfitta già contro Ineos Britannia, nella finale di quella competizione che l’imbarcazione italiana affrontava da campione in carica. Merito agli avversari e colpa forse di qualche partenza non interpretata al meglio. Ma è impossibile non sottolineare il peso di tutti i guasti che hanno frenato la corsa del gruppo di Max Sirena. La prova è evidente guardando il percorso: perfetto nelle prime uscite e sempre più in calo, così come le certezze, guasto dopo guasto. 

Il problema al software

Risale a quasi un mese fa il primo problema con cui fare i conti: era l’ultima giornata della prima fase di Louis Vuitton Cup e, nella regata contro Alinghi, è arrivato un guasto elettrico che ha impedito a Luna Rossa di competere: l’imbarcazione italiana è stata infatti squalificata prima ancora del via per aver superato il boundary, il limite di gara, a causa di un problema al software a bordo che ha impedito la navigazione qualche istante prima della partenza. Un dettaglio non da poco: quel ko ha costretto Bruni e Spithill a passare per lo spareggio per il primo posto poi perso contro INEOS Britannia.

Il carrello della randa

Otto giorni più tardi il danno è stato ancora più grave ed evidente: match point in semifinale per Luna Rossa, alle prese con American Magic. L’imbarcazione italiana è avanti in regata, poi all’improvviso prende prima il volo per poi planare pesantemente in acqua: si è rotto il carrello, è impossibile navigare. Gli americani vanno sul 4-3, poi Bruni e Spithill non hanno problemi alla ripresa a mettere a segno il punto decisivo. 

La stecca rotta

Undici giorni ancora e si arriva al 29 settembre, all’inizio della finale contro Ineos Britannia. Gli inglesi prendono il punto del 2-1 senza nemmeno regatare: su Luna Rossa si è infatti rotta una delle stecche della randa che ha poi bucato la vela. Il guasto non si può riparare in tempo, poi nella regata successiva arriva il 2-2. Ma è il primo punto regalato in finale.

La disfatta

Due giorni più tardi ancora problemi per Luna Rossa: è il 1 ottobre, l’imbarcazione italiana parte in testa su Ineos Britannia ma le regate sono sempre tirate. Dopo aver passato la prima boa, però, l’imbarcazione italiana si inabissa con la prua e imbarca tantissima acqua: il foil di destra va in tilt, l’impatto con l’acqua è talmente violento che strappa via alcuni pannelli dello scafo l’acqua entra nell’impianto elettrico, saltano i dispositivi di navigazione. Il ritiro è obbligato, i britannici prendono un altro punto gratuito e vanno sul 4-3. Bruni e Spithill poi troveranno il 4-4 dopo aver riparato la barca con lo scotch, ma sarà l’ultimo punto tricolore prima del trionfo britannico.