Lo strano caso del mezzofondista norvegese Jakob Ingebrigtsen
Fratello minore di Henrik e Filip, che sono bravi ma non come lui, Jakob Ingebrigtsen sta vivendo una situazione curiosa.
Alle Olimpiadi ha subito una delle delusioni più cocenti della carriera ma si è subito riscattato.
Dopo le Olimpiadi ha fatto registrare un record mondiale strepitoso ma poi ha perso (arrivare secondo per il norvegese è una sconfitta) al Weltklasse di Zurigo, uno degli appuntamenti più prestigiosi della stagione.
La costante? Jakob è in “difficoltà” (le virgolette sono grandi come case) sui 1500 metri.
Parigi 2024
Il 4 agosto Ingebrigsten, che era il campione olimpico in carica, finisce fuori dal podio (quarto con 3’28″24), arrivando a 59 centesimi dal vincitore, lo statunitesne Cole Hocker.
Il 10 agosto il norvegese si aggiudica i 5000 metri in 13’13″66, rifilando più di un secondo alla medaglia d’argento, il keniano Ronald Kwemoi.
Dopo Parigi 2024
Il 25 agosto, durante la tappa polacca di Diamond League, Ingebrigsten realizza il record mondiale dei 3000 metri piani con il tempo di 7’17″55, migliorando di 3″12 il primato detenuto dal keniano Daniel Komen dal 1º settembre 1996.
Il 5 settembre il campione di Sandnes, che si era presentato al Letzigrund con l’obiettivo dichiarato di migliorare il record del mondo di Hicham El Guerrouj (3’26″00 stabilito a Roma il 14 luglio del 1998), chiude il Weltklasse in seconda posizione dietro allo statunitense Yared Naguse, medaglia di bronzo a Parigi.
Qualche dato
Per comprendere il livello dell’atleta di cui ci stiamo occupando, che tra pochi giorni compirà 24 anni, alcuni dati.
Risultati più importanti
Olimpiadi: due ori (sui 1500 metri a Tokyo e sui 5000 metri a Parigi).
Mondiali: due ori e due argenti.
Europei: sei ori (a Roma ha piazzato la terza doppietta 1500/5000).
Record
Mondiali: 1500 metri (indoor), 2000 metri, 3000 metri e 2 miglia.
Europei: 1500 metri e miglio.