Rugby

Rugby, dramma Chabal: “Non ricordo più il compleanno delle mie figlie”

La leggenda del rugby transalpino Chabal racconta i problemi dopo i tanti traumi in carriera
Sebastien Chabal
Sebastien Chabal (Getty Images)

«Un compromesso tra un uomo e una bestia». Così ha sempre amato definirsi Sebastien Chabal, rispondendo a soprannomi ancor meno lusinghieri come l’orco o Hannibal Lecter. Lusinghieri però forse lo erano in un mondo, quello del rugby, che il francese ha vissuto da personaggio unico e indimenticabile. Fino a diventare un’icona moderna per questo sport, che negli ultimi giorni è rimasto però shockato dalle sue rivelazioni. 

Dramma Chabal

Una carriera senza mai tirarsi indietro si fa sentire. «Non ricordo la data di nascita delle mie figlie. Non ricordo un solo secondo di una partita di rugby che ho giocato, non ricordo nemmeno una delle 62 Marsigliesi che ho ascoltato». La testimonianza arriva direttamente da Sebastien Chabal, che ha parlato senza filtri dei problemi causati dopo il ritiro. «Non sono mai andato da un neurologo, tanto la mia memoria non tornerebbe. Non ricordo nemmeno gli eventi importanti della mia famiglia, come la data di nascita delle mie figlie. Ho qualche ricordo d’infanzia, ma forse perché me li hanno raccontati. Quando ne parlo con mia moglie le dico che ho l’impressione che non sia stato io a giocare a rugby. E dato che ho sempre pensato di essere un po’ un impostore, arrivato lì quasi per caso, ho davvero la sensazione che non fossi io».

Carriera d’oro

I costanti colpi alla testa subiti tra 2000 e 2011 stanno presentando il conto al francese, che ha fatto venire ulteriormente in luce il problema della sicurezza, solo negli ultimi anni finalmente centrale nel mondo del rugby. Chabal nei suoi anni di carriera ha sempre dato la sensazione di uomo invincibile, arrivando a costellare un’avventura meravigliosa nel rugby con due Sei Nazioni vinti e una memorabile partita al Mondiale di casa del 2007 contro gli All Blacks, affrontati a muso duro durante la haka.