Qualità e tanto equilibrio. Questo offre la NFC North, una delle division più forti di questa stagione in NFL dove saranno puntati molti occhi degli addetti ai lavori e dei tifosi. Il motivo principale si trova a Chicago, dove i Bears sperano di aver trovato il tanto inseguito QuarterBack di riferimento con la prima chiamata assoluta al Draft. La scelta di Caleb Williams era scontata e adesso Chicago spera che il prodotto di USC possa avere l’impatto in NFL che tutti hanno pronosticato in questi anni. Williams ha già fatto vedere ottime cose durante la preseason, anche se ovviamente la stagione regolare è un’altra cosa. Chicago ha voluto arricchire di talento il suo roster proprio per valorizzare il prodotto di USC, assicurandosi giocatori di assoluto valore come Keenan Allen e DeAndre Swift, ricevitore e runningback che saranno le armi principali per l’attacco dei Bears.

Lions e Packers, mine vaganti in NFL

Chicago non partirà con i favori del pronostico nella division, anche perché Packers e Lions sono delle certezze della NFC e puntano a un posto nei Playoff. Green Bay è stata una delle rivelazioni dello scorso anno e ha conosciuto il talento di Jordan Love, QB rimasto per due anni alle spalle di Rodgers ed emerso lo scorso anno come uno dei giovani più interessanti di tutta la NFL. La netta vittoria a Dallas nel primo turno di Playoff e la sconfitta di soli tre punti contro i 49ers hanno dato sicurezza ai Packers, che ora vogliono puntare ancora più in alto. Lì dove sono arrivati i Detroit Lions, che dopo aver vinto la division si sono spinti fino alla finale di Conference, sconfitti a loro volta dai San Francisco 49ers di tre punti. Detroit che si affida ancora a Jared Goff e allo straordinario talento di Amon-Ra St. Brown, ricevitore esploso lo scorso anno e appena rinnovato con un quadriennale da 120 milioni di dollari. Anno di transizione per Minnesota, con i Vikings che hanno salutato Kirk Cousins puntando sul rookie J.J. McCarthy, che però rimarrà ai box fino alla prossima stagione per un infortunio al ginocchio che lo ha messo ko.