Le pagelle della prova in linea iridata rispecchiano la grandezza di quanto fatto oggi da Tadej Pogačar.

Tadej Pogačar: 10 e lode non basta

Se attacchi a 100 km dal traguardo in un Mondiale, ci sono due possibilità: o sei un folle, ma di quelli veri, o sei Tadej Pogačar
Il campionissimo (non si offenderà da lassù il buon Coppi) sloveno oggi a Zurigo ha regalato al mondo una prestazione fantasmagorica, una prestazione alla Tadej Pogačar.

Ben O’Connor: 10

Secondo come alla Vuelta, l’australiano vince il titolo mondiale dei ciclisti “normali”: ben fatto Ben!

Mathieu van der Poel: 8

Il campione del mondo di Glasgow conquista un buon bronzo, scambiandosi di posto con Pogačar, terzo in Scozia l’anno scorso.

Tom Skuijns: 7.5

Cerca di riportarsi su Pogačar (tentare non costa nulla) insieme a Healy, viene ripreso dagli altri inseguitori e chiude quarto, un piazzamento prestigioso per un ciclista lettone.

Ben Healy: 7

L’irlandese si batte da par suo, cercando prima di ricucire su Pogačar e poi di anticipare la volata per le medaglie: fallisce entrambi gli obiettivi ma chiude con un buon settimo posto.

Marc Hirschi: 6.5

Si presenta al via forte di un filotto di cinque vittorie conquistate tra il 10 agosto e il 14 settembre e dell’appoggio del pubblico svizzero ma si deve accontentare del sesto posto.

Enric Mas: 6 come le gare vinte in carriera

Lo spagnolo è forte ma se non vince dal primo ottobre del 2022 un motivo forse ci sarà.

Remco Evenepoel: 5 come il suo piazzamento

Mai incisivo, il campione del mondo a cronometro doveva essere il primo rivale di Pogačar e invece non riesce nemmeno a salire sul podio.

Italia: 6–

Per trovare il primo italiano in classifica bisogna scendere fino alla 25esima posizione di Giulio Ciccone.
La consolazione (che giustifica il voto generoso)? Lo sapevamo da stamattina.